Secondo il quotidiano tedesco Die Welt, in un recente documento presentato dalla CDU, partito di Angela Merkel, il governo tedesco avrebbe manifestato l’intenzione di monitorare le transazioni legate alle criptovalute, insieme ad altre precauzioni per combattere il terrorismo.
Questa misura dimostra una volta di più la generale confusione delle autorità europee legata alle criptovalute e al loro funzionamento: per quanto completamente tracciabile, Bitcoin è anche anonimo e, a meno che i malintenzionati non rivelino gli indirizzi da loro utilizzati, è tecnicamente impossibile ricondurre un indirizzo e una transazione ad un’entità fisica.
Come sottolineato anche da Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, un’alternativa alla rivelazione degli indirizzi personali sarebbe la creazione di una criptovaluta statale o la decisione da parte dei miner e sviluppatori di alterare la struttura del network Bitcoin, entrambe però soluzioni chiaramente inefficaci o impossibili per ovvi motivi, primo fra tutti la cessazione di utilizzo di tali sistemi da chi ne volesse fare un utilizzo illecito.